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Parto naturale:

 perchè non ci vuole coraggio a partorire in casa!

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Sono un’artista, e sono una mamma fifona!

Ti racconto perchè non sono una donna coraggiosa, ma una fifona; e perchè ho scelto di partorire naturalmente a casa.

Sono passati 10 mesi da quando è nato il mio secondo bimbo, ma sembra ieri, il ricordo di quella notte resterà sempre nel mio cuore, perchè non ho avuto coraggio, solo rispetto per me stessa e per le mie paure.

Quando racconto che Teo è nato in casa, dopo il volto incredulo e stupito mi dicono tutti ” che coraggio!!”.

Quasi come fossi un principe che sfida il drago; NO non ho avuto coraggio anzi, il coraggio dovevo farmelo venire se pensavo di dover andare in Ospedale.

Per me, è più coraggiosa una mamma che fà nascere un bambino in ospedale di me, (e non parlo di malasanità assolutamente)

semplicemente perchè non è nel suo ambiente caro, protetto e accogliente

perchè non è circondata da persone amiche

perchè nessuno le tiene per mano magari 12 ore…e a volte ne servirebbero molte di più

perchè quando stai per cedere vorresti un abbraccio e non un rimprovero

perchè quando nasce, nessuno ti dice quanto sei stata brava

perchè spesso sei solo un numero e devi anche essere veloce

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Da buona fifona, io ho scelto di non essere coraggiosa

ho scelto di farmi accompagnare durante tutta la gravidanza da un’ostetrica a domicilio (le ricordo ancora come le ore più liete, senza ansie e quando le avevo come per incanto riusciva a farle svanire)

ho scelto di stare a casa mia, nell’ambiente che con tanto amore ho arredato

ho scelto i tempi

ho scelto le posizioni

ho scelto i vocalizzi

ho scelto di non aver paura e di sentirmi al sicuro

ho sceltoho scelto per me la cosa giusta

ho scelto di essere giudata da Teo e non da un’estraneo.

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Venire al mondo e dare alla luce. Percorsi di vita attraverso la nascitaNon ti posso negare di aver avuto mille dubbi, timori, tentennamenti.

E gli ormoni impazziti tipici della gravidanza non mi hanno aiutata ad essere obiettiva.

Ho trovato le mie risposte leggendo, Il parto in casa. Nascere nell’intimità familiare, secondo natura  e   Venire al mondo e dare alla luce. Percorsi di vita attraverso la nascita   questi due libri che ti consigliocosì puoi capire anche tu se essere coraggiosa o fare come me la fifona.

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Il mio parto naturale a domicilio

Per questa gravidanza, da subito ho desiderato, sognato un percorso naturale con alla fine il parto in casa.

Dopo aver avuto il totale appoggio dalle mie colonne portanti…la mia mamma e mio marito, lascio il ginecologo e scelgo l’ostetrica privata.

Virginia, consigliatami da un’amica della quale mi fido ciecamente.

E’ stato subito feeling, quel sentirsi immediatamente bene come avvolte da un caldo abbraccio.

Inizia il mio percorso, la mia rivincita (su un primo parto che ha lasciato ricordi non troppo piacevoli), i miei 9 mesi di emozione.

Arriviamo a 38 settimane e io sono impaziente, e un po’ preoccupata (è qui che avevo paura, è qui che sentivo che mi mancava il coraggio) di dover poi andare in ospedale…o di non riuscire a gestire i dolori come al primo parto.

Ma avevo al mio fianco 2 angeli, Virginia e Valeriè, le mie ostetriche che mi chiamavano,mi confortavano infondendomi coraggio e fiducia.

Inizio a parlare con Teo, il più delle volte slogheggio!!

“Esci da lì…esci da lì, noi siamo qui per te!! Noi siamo qui per te!!”

Noi siamo pronti, e lo aspettiamo, il 20.01 si fà la luna e ancora nulla; inizio a scalpitare, lo vorrei già con noi.

Il 21.01 verso sera iniziano delle contrazioni che però a dispetto delle altre volte, non passano sotto la doccia e si fanno seppur non dolorose sempre più vicine, decido di mandare la bimba dalla nonna;

a dirla tutta è mio marito ad insistere, io continuavo a dire che non sarebbe nato fino al giorno dopo almeno.

Diceva che non si sà mai, alla peggio riposi tutta la notte; mi obbliga anche a chiamere le ostetriche che mi danno dei consigli e mi dicono di richiamare se cambia qualcosa, non cambia nulla, alle 21.30 cotta mi metto a letto, riesco a prendere sonno.

Mi sveglio verso le 23.30 in un bagno di sudore con l’agitazione, vado in bagno ed inizio a tremare;

chiamo mio marito e iniziamo a monitorare le contrazioni, sempre regolari ogni 5/4 minuti

richiamo le ostretriche, mi dicono che siamo solo all’inizio forse e di provare a mettermi nella vasca,

allora la riempiamo con acqua calda e olio essenziale di lavanda, metto musica rilassante e eccendo le luce a led blu.

( meglio di una spa..e sono a casa mia!)

mi immergo e sento sollievo

ma le contrazioni continuano, aumentando un pochino di intensità.

Dopo 45 minuti esco, la vasca è piccola e inizio a star scomoda, voglio gonfiare la piscina lasciatami dalle ostetriche

ma dopo pochi minuti fuori dall’acqua le contrazioni si fanno più forti e non riesco più a muovermi,

mi viene anche la nausea e arriva il panico

richiamo le ostetriche e dico che ho bisogno di loro, mi consigliano nel mentre di rimettermi nella vasca piccola,

la riempio, ci rientro e aspetto il loro arrivo, quando arriva Valeriè mi sembra un miraggio

mi viene vicina, (mio marito è alle prese con il gonfiaggio piscina grande nel soggiorno) mi aiuta ad assecondare le contrazioni

mi calma, mi dà la forza e fiducia necessarie per proseguire senza troppo panico,

mi guida con i vocalizzi e l’apertura del corpo

riesco a seguirla abbastanza

poi dopo una decina di contrazioni simili ne arrivano un paio un po’ più forti e inizio a lamentarmi che fanno male

Valeriè è sempre al mio fianco mi tiene le mano e mi giuda sempre, mi accarezza non mi fà entrare nel panico

alla contrazione successiva, sento un “POF” e rompo le acque

alla terza, sgrano gli occhi e le dico: ” spinge giù, devo spingere” e lei : “ma no, è presto”

insisto :” no no devo spingere” , allora chiama mio marito per avere un po’ di luce e controllano

tutto chiuso, io inizio a gridare che devo spingere,

mi dice di assecondare il mio corpo ma di girarmi e mettermi a pancia in giù

faccio passare una contrazione con spinta e mi giro,

il tempo di cambiare posizione e grido sta uscendo

e senza nemmeno un lamento ecco che Valeriè anche lei incredula prende al volo Teo alle 2.10 del 22.01.2015.

Dall’arrivo di Valeriè sono passati solo 20 minuti e Virginia ancora doveva arrivare.

Mio marito non ha parole…( lui, che nemmeno voleva assistere), mi aiutano a girarmi e mi danno Teo tra le braccia..è amore, è vita…è il parto che volevamo!!

Due ore dopo è nata anche la sua placenta, si sono staccati dopo 3 giorni, abbiamo scelto il lotus birth; a questo punto diventa magia!

Anche questa scelta, è arrivata dopo tante domande, dubbi e molte letture, abbiamo scelto il lotus dopo aver letto Lotus birth: il parto integrale. Nati con… la placenta!

Io,  lui e mio marito nel lettone ad annusarci, a conoscerci, ad amarci per sempre, aspettando l’arrivo della sorellona che ancora non sapeva di questa nascita lampo.

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Se sei una mamma, sai di cosa sto parlando; raccontami la tua esperienza!

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Siamo giunti alla fine del post. Aspetto i tuoi commenti e le tue riflessioni nei commenti…!

In più, se l’articolo “Parto naturale: non sono coraggiosa sono una fifona!” ti è piaciuto, ti chiedo un semplice +1 e una condivisione su Social Network!

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